Quando meno te lo aspetti, in mezzo a tante brutte notizie ecco un raggio di sole. Grazie APG!

In un momento in cui l’emergenza coronavirus induce negli operatori dei settori giovanili legittime e giustificate preoccupazioni con la prospettiva che molte società saranno inevitabilmente costrette a ridimensionare impegni ed investimenti, emerge in maniera quasi dirompente la poca considerazione che l’allenatore di settore giovanile ha nell’ambito del movimento della pallacanestro.

In tale contesto, a maggior ragione, l’iniziativa alla quale l’associazione ALLENATORI PALLACANESTRO GIOVANILE intende dare continuità non vuole soltanto rafforzare una tradizione oramai giunta alla sua tredicesima edizione, quanto contribuire a sottolineare l’importanza di chi si adopera ogni giorno per la crescita dei giovani giocatori con la speranza che dalla drammatica crisi sanitaria ed ancor di più da quella economica e sociale il movimento possa ritrovare non soltanto quelle energie necessarie al proprio sviluppo ma soprattutto recuperare quei valori sportivi di cui Claudio Papini fu un importante interprete.

Motivo in più perché il PAPO 2020 venga assegnato a Massimo Antonelli che, con l’iniziativa TAM TAM BASKET ha valorizzato lo sport come veicolo essenziale di integrazione sociale.
Massimo Antonelli, dopo una brillante carriera da giocatore, ha dedicato la sua vita all’insegnamento del basket ai giovani, sperimentando nuove vie che lo hanno portato alla creazione del MUSIC BASKETBALL METHOD, che ha fatto conoscere in Italia e all’estero, operando sempre con umiltà, competenza e spirito creativo.
Il premio PAPO, fin dal suo primo anno di vita collocato all’interno del MEMORIAL PAPINI, verrà consegnato in occasione della prossima edizione del prestigioso torneo giovanile.

Il Presidente APG – Massimo Corradini

 

Queste le parole di Massimo Antonelli:

La APG associazione degli Allenatori Pallacanestro Giovanile quest’anno ha voluto assegnarmi il PREMIO PAPO 2020. L’emozione è stata forte e così l’affetto che mi avete mostrato con i vostri messaggi e telefonate. Poi pensavo: ma lo merito veramente?
Guardando dentro alle cose devo ammettere a me stesso che ho dedicato una vita allo sport ed ai ragazzi.
Ma riprendendo una frase di Papa Francesco – nessuno si salva da solo – mi viene da affermare anche che – nessuno vince da solo.
Eh sì, è così, il premio PAPO D’ORO è figlio di tanta gente che mi ha aiutato nel tempo a stimolare la mia continua curiosità verso l’innovazione, a stimolare i miei sogni, ad avere visioni anche diverse dello sport, anche se scomode. Naturalmente un coach che ha giocato tanti anni al massimo livello è anche un figlio minore di tutti coloro che lo hanno allenato.

Sento il piacere di provare a ricordarli e ringraziarli tutti, in ordine cronologico sperando di non scordare nessuno.

Il pensiero va subito a Giorgio Chimenti, arbitro internazionale, che per primo mi mise il pallone in mano ad Altopascio, poi va a Boris Sinkovic quando a Chieti mi preparò tutta l’estate per il provino con la Virtus BO- Poi ringrazio Nello Paratore che mi scelse ai provini, Ermanno Iaci che mi ha allenato nelle giovanili della Virtus, Moscianese a Pescara in serie B, De Sisti che mi lanciò appena diciannovenne a guidare la fortissima squadra di Vigevano, Dan Peterson con cui vissi l’apice della mia carriera a Bologna, Massimo Mangano a Mestre per poi passare a Napoli con Marco Marchionetti, Sandro Di Falco, Nico Messina, Arnaldo Taurisano e Tonino Zorzi. Tanta tanta roba e prendo tanto da tutti.

Ho assistito a decine di corsi federali tenuti dai migliori coaches d’Italia dai quali ho appreso la metodologia, lo stare in campo, la filosofia … impossibile nominarli tutti perché sono davvero numerosissimi.

Faccio un bel salto ed arrivo a questa mia ultima fantastica esperienza con Tam Tam, un progetto che mi vede coinvolto con un bel team di persone che lascia sperare ad un bel futuro di questo progetto anche se le difficoltà ad andare avanti sono sempre più dure.

Mi viene di dire grazie innanzitutto ad Antonella Cecatto che ha creduto fortemente in Music Basket sostenendolo fin dall’inizio e così sta facendo adesso con Tam Tam insieme agli altri soci Guglielmo Ucciero, mio fratello Rino e all’amico, ormai ex socio, Pietro D’Orazio.

Adesso vi presento in doveroso ordine di arrivo tutti i coaches che hanno sudato con me a crescere i ragazzi e Tam Tam: il primo ad aiutarmi è stato Beniamino Di Martino, è arrivato nel momento più difficile quando tutto doveva diventare realtà e tutto doveva prendere forma sia il soggetto tecnico che quello societario, poi Andrea Federici, Alessandro Amodio, Corrado Verdicchio, Alfredo Lamberti, Remo Petriccione, Vittorio Scotto Di Carlo e Antonio Vetrano, questi ultimi due hanno vinto il titolo regionale Under 15 l’anno scorso.

E poi dulcis in fundo mi fa piacere ringraziare e presentarvi tutta la bella famiglia Tam Tam, l’amico Maurizio Imparato specialista crowdfunding e poi un team di volontari straordinari per generosità, disponibilità e professionalità che sta pensando ed operando per far crescere il progetto: inizio anche qui per ordine di arrivo: Valeria Alinei che cura la parte comunicazione ed il nostro meraviglioso sito, Ivan Fadini, Anne-Marie Bruyas, Carolina Lami, Manu Picariello, tutte persone meravigliose che nel tempo imparerete a conoscere.

Come vedete: Nessuno vince da solo.
Massimo Antonelli