Mi piace giocare a basket perché è uno sport che ha aggiunto tipo zucchero alla mia vita, che tipo quando ti svegli la mattina il pensiero del basket dà sempre più felicità. Per me il Tam Tam è una bellissima opportunità data da Dio, anche perché attraverso questo possiamo fare molte cose. Diciamo anche che è un sogno diventato realtà poter giocare a uno sport anche gratuitamente, stupendo, un miracolo da Dio! Diciamo ad esempio che è tipo un sogno del coach e noi facciamo parte di questo sogno! Ed attraverso questo nascono altri sogni, ispirazioni…
Per me Tam Tam è anche una famiglia! Da grande vorrei giocare in NBA – il mio giocatore preferito è Kyrie Iving – ed anche lavorare come elettronico, il resto Dio sa… I miei genitori sono molto positivi verso tutto questo, specialmente perché mio padre ha visto che stiamo meglio anche fisicamente!
Prima di giocare a basket, non facevo nessuno sport, solo un pochino a calcio, come portiere. Volevo correre come Usain Bolt, ho perso peso e poi sono migliorato tantissimo con il basket! Mi piace il pollo, il cibo africano e amo la musica, soprattutto la musica Afro, Trap e Rap… ma ascolto anche musica italiana!
Due anni fa, il coach è arrivato nella mia classe, in giacca e cravatta… si guarda intorno e poi guarda me e mi dice di andare un attimo con lui, e mi dice che sta formando una squadra di basket, mi dà il suo numero di telefono e mi dice di chiamare anche altri amici che volessero giocare! Così si è formato un gruppo molto grande, sia ragazzi di colore che non, però poi man mano siamo rimasti solo alcuni di noi di origine africana.
Abbiamo iniziato ad allenarci in una palestra di una scuola, alcuni di noi andavano a piedi, altri con il pullman… stavamo migliorando anche grazie al Music Basketball del Coach, ma poi la scuola non poteva più darci la palestra! Il Coach Massimo allora con Guglielmo e gli altri, ha ricostruito un campo all’aperto per farci giocare e sono iniziati ad arrivare un sacco di telegiornali e si è diffusa tanto la voce, soprattutto per il problema della Legge che non ci permetteva di giocare. Ma con l’aiuto di Dio, alla fine ci hanno permesso di giocare!
E così abbiamo raccolto abbastanza fondi da poter ristrutturare in un vero e proprio palazzetto, che non veniva utilizzato da 20 anni. Siamo andati ad un sacco di eventi, tornei, abbiamo iniziato a giocare nei campionati… ma c’è sempre qualcosa in più che possiamo fare!
47 Victor Edomwadoba
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